Progetti

sevec

Nel 2016, in collaborazione con il Museo della Ceramica di Mondovi, il Filatoio di Caraglio e il Museo dei Vetri e Cristalli di Chiusa Pesio, abbiamo creato il progetto SeVeC ( Seta, Vetro, Ceramica) sostenuto dalla Fondazione CRC di Cuneo, con obiettivo di creare cicli formativi e laboratori produttivi. Nel progetto sono stati coinvolti artisti, artigiani, designer e studenti di settore per  sviluppare progetti specifici legati al mondo della seta, del vetro e della ceramica.
Sono stati organizzati laboratori in collaborazione con lo  IAAD di Torino,  l’Accademia Albertina di Torino, l’Accademia di Brera con gli artisti Jérémy Gobé, Barbara Uderzo, Matilde Domestico, con la partecipazione dell’architetto e co-fondatore di “Co-de-iT” Andrea Graziano.

L'altra mascherina

In occasione del decennale, il Museo della Ceramica di Mondovì-MOMUC) indice a maggio 2020 un concorso dal titolo: “L’altra mascherina”che vuole essere un omaggio all’impegno generoso del personale sanitario nella lotta al Coronavirus e a tutti coloro che hanno dovuto affrontare l’emergenza. La mascherina è oggi il simbolo degli uomini e delle donne in prima linea contro la pandemia, ma “Mascherina” era anche la definizione di una tecnica manuale e seriale utilizzata sin dal 1737 nella fiorentina manifattura Ginori di Doccia, poi adottata nell’Ottocento dall‘industria ceramica di Mondovì.
La mascherina nelle fabbriche monregalesi era una porzione di cartoncino o stoffa con un disegno traforato, attraverso cui veniva applicato il colore sulla ceramica per realizzare la decorazione del vasellame.
Da carte oleata o stagnola e, in seguito, da sottili fogli di ottone o rame, venivano ricavate forme per decori da riportare su ceramica. La parte ritagliata e aperta della mascherina veniva appoggiata sull’oggetto in corrispondenza della porzione da decorare; era poi ripassata a pennello, tamponata a spugna o decorata, o decorata ad areografo.